Il libro descrive la tenda del Convegno descritta negli ultimi capitoli dell'Esodo. Fu il primo santuario di Israele, riferentesi all'epoca nomade di Israele, un edificio smontabile con struttura lignea e coperto da teli, che si tenta qui di ricostruire graficamente, di leggere nelle sue dettagliate architetture. Ci si sofferma sui mille aspetti legati ad esso, ai suoi arredi, ai suoi riti, intrecciati con gli altri libri dell'antico Testamento, meditati dalla tradizione giudaica, cristiana e islamica. L'approccio è laico, allineato con i canoni della antropologia culturale. Tuttavia ipotesi e congetture non si discostano tanto dalla esegesi biblica tradizionale. Ogni tanto mi sono permesso qualche ipotesi "forte", quale per esempio quella che vede Mosè e Aronne essere stati in origine un unico personaggio, poi separato da revisori successivi per scindere potere temporale da quello sacerdotale. Ma in questi casi c'è sempre la premura di sottolineare il fatto che si sta trattando di una congettura. Spero che il mio lavoro risulti gradito a quel nuovo tipo di lettori, a quella nuova laicità sensibile e attenta che cerca libri diversi, non ancora scritti, alla quale piacciono, per fare un esempio che sia programmatico e dichiarativo, le opere umanissime di Erri De Luca, incredibilmente nuove a fronte della sterminata produzione di commentari della Bibbia, dove sembrava che tutto fosse già stato detto.
Anonimo -