La fine della civiltà è arrivata. Un padre e due figli adolescenti sono tra i pochi superstiti. La loro esistenza è ridotta a una lotta quotidiana per sopravvivere, ogni incontro è un potenziale pericolo. La sera il padre di nascosto scrive su un quaderno, i figli vorrebbero sapere cosa, ma leggere è una forma imperdonabile di debolezza. Per scoprire qualcosa del proprio passato arriverà il momento di mettersi in viaggio. In una nuova e più preziosa veste editoriale uno dei più grandi successi di Gipi, che ha ispirato il film omonimo di Claudio Cupellini.
Gianni Pacinotti, comunemente conosciuto con lo pseudonimo di Gipi, nasce a Pisa il 12 dicembre 1963. È un famoso illustratore, regista, ma l'attività per la quale ha ottenuto più successo è quella del fumettista: infatti ha conquistato diversi riconoscimenti internazionali, come il premio Goscinny e quello per il miglior fumetto al prestigioso Festival d'Angoulême, il quale era stato assegnato in precedenza soltanto a due italiani, Hugo Pratt e Vittorio Giardino. I fumetti di Gipi sono talmente apprezzati da essere tradotti in molti paesi, tra cui Francia,
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