Quella del 1939 è unestate felice per Esther Gutman. I primi amori, la scuola, il pattinaggio La sua si direbbe unordinaria adolescenza a ód, la seconda città della Polonia, dove vive con i genitori e la sorella. Ma nel settembre dello stesso anno tutto cambia: con linvasione nazista le condizioni per gli ebrei diventano sempre più dure. Così il padre, resosi conto che rimanere in città è diventato troppo rischioso, decide di raggiungere il fratello nel suo paese dorigine, Chmielnik. Qui, Esther conosce Ezjel Lederman, un giovane studente sionista dal carattere deciso e integerrimo. Tra loro nasce unamicizia fatta di passeggiate nel ghetto e di lunghe chiacchierate alla ricerca di una normalità perduta, finché nellottobre del 1942 la situazione precipita. Il padre di Esther viene deportato in un campo di lavoro e anche Ezjel deve lasciarla: sta partendo insieme al fratello e ai genitori per rifugiarsi a casa degli Zal, una famiglia di cattolici polacchi. Uninformazione che le salverà la vita. Poco dopo, infatti, Esther decide di cercare aiuto proprio da loro, mentre la madre e la sorella vengono catturate dai nazisti. Non le rivedrà più.
A oltre sessantanni di distanza e dopo un matrimonio felice, Esther sente la necessità di rivivere in questo intenso memoir, arricchito dalle riflessioni del marito Ezjel, i ventidue mesi trascorsi nascosta nella fattoria degli Zal, fino alla liberazione da parte dellArmata Rossa. E racconta poi di come insieme ai Lederman abbia trovato rifugio proprio in Germania per riuscire, infine, ad approdare avventurosamente negli Stati Uniti. Una storia di fuga e salvezza, narrata con lo sguardo limpido e pieno di speranza di una donna forte, capace di vedere la solidarietà e il coraggio anche in un tempo che non smette di atterrire per la sua tragicità.
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