Per quasi tutte le tradizioni mitologico folcloriche la volpe e l'incarnazione dell'astuzia, maestra di finzione, ingannatrice per antonomasia, simbolo dell'eros femminile e del narcisismo, puo essere ipocrita e ruffiana quanto coraggiosa. E animale duplice, sempre in bilico tra il mondo dei vivi e quello dei morti, terribilmente affascinante nel suo essere in grado di cambiare volto e carattere. Per queste ragioni lo spirito della volpe e il totem degli scrittori, come sosteneva Boris Pil'njak in una citazione che Dubravka Ugresic riprende e fa sua, e con cui da inizio a questo racconto che e, prima di tutto, un'appassionata dichiarazione d'amore alla letteratura. Partendo dalla sua esperienza di scrittrice e conducendo il lettore in un viaggio che attraversa la Russia e i Balcani, passando per Tokio, Napoli e gli Stati Uniti, l'autrice esplora il potere della narrazione e dell'invenzione letteraria, raccontando le storie di personaggi minori che, in un modo o nell'altro, sono stati fondamentali per la letteratura. In questo racconto coinvolgente e ricchissimo, che reinventa continuamente se stesso, Dubravka Ugresic affronta alcuni dei temi a lei piu cari come l'identita, la forza della scrittura, l'intreccio tra finzione e realta, il posto delle donne nel canone letterario, la mentalita iugoslava e post-iugoslava, l'inaffidabilita della memoria, ricordando a tutti che finche esistera la letteratura sara legittimo avere speranza nel futuro.
Anonimo -