Quando l'anima mia teco si posa,
ogni altro falso ben mette in oblio:
la tribulata vita faticosa
sol si contenta per questo disio.
Né può pensare ad alcun'altra cosa,
né parlare o veder se non te, Dio;
solo un dolor li resta, che la strugge:
il pensar quanto fugge
da lei il dolce pensier per suo difetto.
Vinca la tua dolcezza ogni mio amaro,
allumini il tuo lume il mio oscuro;
sí che 'l tuo amor, che m'è sí dolce e caro,
mai da me non si parta nel futuro.
Poi che non fusti del tuo sangue avaro,
di questa grazia ancor non m'esser duro:
arda sempre il mio cor tuo dolce foco,
tanto che a poco a poco
altri che tu non resti nel mio petto.
Anonimo -