La raccolta che rivelò il Pavese scrittore concentra e mette a fuoco un intero universo esistenziale, quello che sarà successivamente declinato nei romanzi e nei racconti. La Torino dei viali, dei corsi, delle sponde del Po, metafora di una ?solitudine che è la fine dell?adolescenza?, popolata da creature sradicate e notturne; una campagna che non è solo e necessariamente Langa, ma tende a trasfigurarsi in dimensione mitica e primordiale; un io che rimane distinguibile, nella propria appartata estraneità e nell?anelito amoroso e fantastico, pur se mimetizzato nel racconto di vicende altrui. ?Il progetto di Pavese è quello della poesia narrativa, di un moderno verso epico adatto ad eroi nuovi, abbassati, vinti, sognanti e dannati?, scrive Vittorio Coletti nell?introduzione a questa riedizione di Lavorare stanca. L?organizzazione dei testi è la stessa proposta da Mariarosa Masoero, che qui aggiorna la sua Nota al testo, nel volume completo delle Poesie pavesiane uscito negli ?Einaudi Tascabili?
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