Quando i "figli dell'Olocausto" raggiungono l'età adulta, spesso hanno bisogno di un aiuto professionale per stabilire una nuova identità . Durante l'infanzia i genitori hanno inconsciamente trasmesso loro gran parte del proprio trauma, facendoli diventare "candele commemorative" di coloro che non sono sopravvissuti. Nel presente libro la psicoterapeuta Dina Wardi combina i dialoghi delle sedute di psicoterapia individuale e di gruppo con l'analisi di sogni, fantasie e ricordi d'infanzia dei figli dell'Olocausto, suoi pazienti. Ne ripercorre la storia emotiva, accompagnandoli, in un viaggio doloroso e commovente, all'interno del loro mondo interiore.
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