Il settimo caso dell'ispettore capo Chen Cao, della polizia di Shanghai. L'ispettore capo Chen Cao è finalmente in vacanza, ospitato in una residenza di lusso sulle rive dell'idilliaco Lago Tai. Il cellulare spento, per una settimana vuole solo godersi la natura, passeggiare e dedicarsi al buon cibo. Ma l'incanto che avvolge il paesaggio è un'illusione: le acque del lago, da sempre rinomate per la loro purezza, sono devastate da alghe tossiche e fetide. L'economia intorno fiorisce, e le fabbriche scaricano da decenni veleni senza curarsi delle conseguenze. Quando il direttore di una delle più importanti industrie chimiche della zona viene assassinato, i sospetti convergono su Shanshan, energica donna a capo di un movimento ambientalista. A Qiu non resta che prendere in mano le indagini e avventurarsi nel labirinto di un vero e proprio scandalo ecologico. "Una spietata denuncia contro la Cina di oggi, spaventosa dittatura, marcia per la corruzione e per l'inquinamento" RTL
La nostra recensione
L’ispettore capo Chen Cao è un protagonista ideale, per i gialli di Qiu Xiaolong, perché la sua personalità eclettica di poliziotto e poeta, inserito nei quadri del partito ma nello stesso tempo critico della deriva etica e culturale, permette all’autore, trasferito da venticinque anni negli Stati Uniti, di mettere a fuoco i gravi problemi attraversati dalla Cina sotto l’attuale regime di comunismo capitalistico. Giunto alla sua settima indagine, Chen Cao si occupa stavolta di problemi ambientali: in vacanza sul rinomatissimo lago Tai, constata che l’inquinamento ha devastato le sue acque dalla purezza leggendaria, a causa degli scarichi industriali. A sensibilizzarlo è un’affascinante giovane ambientalista che, assunta in un’industria chimica, ha raccolto prove dell’illegalità degli scarichi e per ritorsione viene accusata dell’omicidio del direttore della fabbrica stessa. Per scagionarla, Chen si lascia coinvolgere nelle indagini, che procedono di pari passo con il corteggiamento della ragazza, dandogli modo di sfoggiare la sua conoscenza della poesia: l’indubbia suggestione del romanzo sta proprio nell’intreccio tra la denuncia dei disastri ecologici compiuti in nome dello sviluppo economico e la nostalgia per la millenaria cultura cinese che esaltava l’armonioso rapporto con la natura. Daniela Pizzagalli
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