Discutevano da quasi mezz'ora, il giovine schermendosi con parole vaghe e perplesse, la donna indagando con una ostinazione che diveniva a grado a grado impaziente. Finalmente egli disse:
Hai ragione. Oggi io sono diverso, oggi io ti devo confessare qualche cosa di abbastanza grave e mi è mancato fino ad ora il coraggio di farlo. Devi darmelo tu questo coraggio, tu che sei una piccola donna forte, capace di affrontare sola la vita e tutte le sue sorde ostilità. Confortami tu, Ottavia, a parlare. Dimmi che sarai indulgente e clemente col tuo povero amico che ha paura, che ha paura di te.
Ottavia Dimauro che ascoltava, adagiata nell'angolo del divano giallo-oro, coi capelli neri sciolti sulla spalliera come un viluppo di serpenti foschi, con le spalle nude e i fianchi avvolti strettamente in una spirale di seta d'un color violaceo pallido che le scopriva i piedi rosei nelle babbucce orientali ricamate di perle, lasciò sfuggire una lunga risata non più gaia e non ancora beffarda, volgendosi a fissare Dino Altavilla, seduto accanto a lei, nell'altro angolo del divano giallo-oro.
Amalia Guglielminetti (1881 - 1941) è stata una scrittrice e poetessa italiana.
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