Le parole delleconomia, molto di frequente, fanno anche paura. Anche? Sì, anche, cioè unitamente al mistero che recano in sé. Il sostantivo debito, per esempio, talora risulta tormentoso: ciò non è affatto casuale: nelle proprie origini romanze, esso implica nettamente lessere costretti o lessere destinati e, in alcune testimonianze letterarie, ha a che vedere pure con la morte. Di certe crisi, tuttavia, siamo responsabili. Il verbo greco (krìnein), da cui crisi deriva, anticamente, aveva il significato di separare, in virtù della propria radice, ed era connesso con la trebbiatura. In pratica, indicava lattività di separare la granella del frumento dalla paglia e dalla pula. La crisi, dunque, contiene in sé una scelta fatta dopo una separazione, un taglio. Ogni parola racconta, quasi da sé, cioè senza lintervento del narratore, una vicenda economico-creativa e sociale, può esaltare o annientare un legame, condizionare, in un modo o nellaltro, la stabilità dun Paese. Le parole appartengono principalmente
alla storia, sono il senso stesso della storia, giacché assommano in sé,
cioè nel proprio processo di significazione,
gli eventi essenziali che hanno caratterizzato la vita dei popoli.
Anonimo -