Le voci del silenzio

A partire dall'anno 2011 si scopriva la possibilità di interagire con il mio pensiero e quindi con la mente e con computer quantistici. A causa di questo fatto singolare nel suo genere, a partire da tale anno, ho cominciato a collaborare ad esperimenti scientifici a carattere multidisciplinare spaziando dalla fisica alla medicina ed alle scienze sociali politiche ed economiche. Avendo ereditato geneticamente da parte materna la predisposizione alla schizofrenia dinnanzi a questo esperimento decisi che era meglio adottare un basso profilo ed utilizzare la malattia quale scudo per eventuali scoperte. Così, durante un match calcistico mentre si disputava la partita Inter-Barcellona, consigliai di giocare l'Inter. Dissi "Inter" a parole ma pensai "dizione" con il pensiero, certo che chi spettanza avesse compreso. Dall'accadimento dell'esperimento con i computer cominciai a sentire le cosiddette voci di cui non ho mai smesso di disconoscerne l'origine. Per la medicina ero divenuto un malato mentale e le voci non erano altro che specchio dell'inconscio. Consapevole della portata della scoperta mi adoperai per collaborare a futuri esperimenti a cui seguiranno scoperte scientifiche importanti. Uno degli studi ancora in divenire è quello sulla telepatia per far sì che l'evento singolare della mia intellegibilità con computer quantistici possa essere ripetuta in altri esseri umani. Allo stato dei fatti la singolarità dell'accadimento rappresenta un'evoluzione della specie umana verosimilmente di una sottospecie data la malattia schizzo affettiva di una specie evoluta. Le voci e il sentire le voci estraniate dalla parola fa sì che si parli di inconscio.

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