Un giardino aperto alle donne e agli schiavi, dove domina il vincolo dell'amicizia e la filosofia ha il compito di alleviare qualche sofferenza umana: questa la scuola retta da Epicuro per trentacinque anni e vissuta nella venerazione del maestro fino al IV secolo d.C. L'etica epicurea, il tetrafarmaco che libera l'uomo dalle paure e dai pregiudizi, ha affascinato i discepoli del maestro e ancora oggi è in grado di consolare e di indicare la via della saggezza: e il saggio, come Epicuro, non teme la morte, non è afflitto dalle incertezze e vive 'come un dio fra gli uomini'.
Anonimo -