"E il primo romanzo di Franca Albano. Ambientato in un'epoca che va dagli anni '50 ad oggi, in un territorio, quello del Sud, che l'autrice ricorda con lucido raziocinio e senso critico. Il libro è un diario di vita vissuto e scritto di getto con l'unico obiettivo di liberazione, terapia, autoanalisi, che gli psicologi chiamano: scrittura terapia. La scrittura, amica e confidente, alla quale tutto si può raccontare come ad una persona fidata; che ascolta e tutto rispetta: ogni moto del cuore, ogni recondito desiderio, porto sicuro di sfogo e consapevolezza, di riappropriazione del proprio essere. Chiedersi se quanto si legga in esso sia frutto della fantasia dell'autrice o storia del proprio vissuto è inevitabile ma, in fondo, al lettore cosa importa? Immergersi in queste pagine, è definire ancora una volta la triste realtà di quei tempi in cui, ben lontani dall'odierna emancipazione, essere donna equivaleva ad essere niente!"
Anonimo -