Nel corso del suo magistero all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Gianfranco Miglio ha insegnato diverse discipline, storiche, giuridiche, politologiche, dei cui strumenti si serviva per interpretare i fenomeni politici al centro dei suoi interessi e del suo lavoro intellettuale. Nelle "Lezioni di politica" - ricostruite sulla base di documentazione originale - è contenuto il materiale relativo ai due fondamentali insegnamenti in cui si è tradotto il suo pensiero, basato su una osservazione rigorosamente realistica e disincantata della politica, sfrondata da ogni elemento estraneo alla 'pura' problematica del potere e della sua realtà effettuale. Miglio ricostruisce il pensiero degli autori usando come criterio di misura la scientificità delle loro asserzioni, cioè la capacità di esprimere le 'regolarità' della politica fino a suggerire la possibile esistenza di leggi dell'agire politico: la sua "Storia delle dottrine politiche" finisce, infatti, là dove comincia la sua "Scienza della politica", in cui egli riversa le sue originali elaborazioni su metodo, caratteri e grandi questioni aperte della disciplina.
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