Un raccolta poetica ricca di temi esistenziali ruotanti attorno ad un unico epicentro: l'insufficienza e l'impotenza della parola e dell'espressione verbale. La parola è avvertita come una formula indiretta del vero, pura rappresentazione imprecisa, traduzione mai completamente esaustiva del reale. Un altro tema è rappresentato dall'urgenza da parte dell'umanità di cambiare i paradigmi e le modalità dell'abitare e del costruire, di ripensare profondamente la propria relazione con il paesaggio. Altri componimenti esplorano il difficile rapporto fra amore e libertà visti come incompatibili ma egualmente necessari. In tale ottica vengono esplorati anche i temi dell'orientamento e dell'identità di genere, che la società e la cultura tradizionale hanno sempre cercato di "normare", reprimendo quindi, minorizzando, bollando come "devianti" coloro che non si adeguavano al paradigma eterossesuale fondato a sua volta sul binarismo di genere. Seguendo questo filone si delinea il significato del titolo tracciato, ovvero Libertà: voce del verbo Disabitare.
Anonimo -