"Libri e rose" intende collocarsi nel solco delle ricerche sulla presenza e sul ruolo delle donne nell'editoria italiana in età contemporanea - ricerche di conio recente, e quanto mai promettenti, rispetto al filone che si è finora concentrato sulle scrittrici. In particolare, individuato nel cosiddetto "lungo Sessantotto" un mutamento di paradigma, i saggi qui raccolti si occupano di alcune figure emblematiche e di diversi aspetti del crescente protagonismo delle donne nel mondo del libro e della carta stampata: da Sibilla Aleramo a Natalia Ginzburg, da Fernanda Pivano a Renata Colorni, dal fumetto `d'autrice' alle iniziative editoriali legate al femminismo. L'obiettivo è di ricostruire un capitolo della storia del Novecento italiano in cui l'autorialità e l'identità intellettuale delle donne sono diventate centrali e cruciali, con riflessi su tutta la cultura e il sistema culturale.
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