Gli psicologi la utilizzano nelle loro sedute, molti ne fanno uso da anni contro l'insonnia, senza saperlo... La libroterapia funziona davvero, e per diventare 'libroterapisti' provetti è indispensabile fare proprio il motto 'leggi che ti passa', un mantra per chi vuole utilizzare questa cura alternativa. Dispensatori di pillole di saggezza, i libri non hanno controindicazioni, si possono usare a stomaco pieno o anche vuoto e non danno assuefazione. Oppure sì? Dopo il primo volume, ecco il secondo manuale per curarsi con la lettura, ricco di riflessioni, esercizi e consigli pratici per combattere ogni tipo di disturbo e male di vivere. Miro Silvera guida il lettore e lo conduce in una nuova avventura tra gli scaffali, con aneddoti, memorie e pensieri, indicando il libro giusto per ogni problema
La nostra recensione
A un libroterapeuta suadente come Miro Silvera, non si resiste. Sarà la sua cultura da rabdomante cosmopolita, la sua dolce sensibilità sefardita, ma riesce a destare ammirata curiosità anche nei lettori più smaliziati.
Se nel primo Libroterapia aveva letteralmente trattato i libri come medicine, divertendosi a suggerire, come in un prontuario medico, i libri giusti per i più disparati disturbi, in questo sequel mette a fuoco soprattutto i pazienti, cioè i lettori, gli scrittori e i bibliofili, un campionario umano quanto mai pittoresco. Gli scrittori, sempre grandi lettori e spesso bibliofili, sono i compagni di viaggio scelti dall'autore per guidare il cammino di chi vuol tentare l'avventura di essere felice attraverso i libri. E poiché, secondo Jean Cocteau, "La felicità esige del talento, l'infelicità no" , Silvera suggerisce come sviluppare questo talento, con un' immagine poetica: "La lettura è come una timida preghiera rivolta alla propria anima perché si scuota dal torpore e ricrei dentro di sé ogni volta nuove emozioni in grado di colorarci il vivere" .
Daniela Pizzagalli
Anonimo -