Dalle rappresentazioni del mondo pagano, il limone è transitato nella tradizione cristiana come simbolo di fedeltà, associato come pianta e frutto all'immagine della Vergine Maria, per il profumo, l'aspetto gradevole, le proprietà antiveleno e curative, quindi come emblema di salvezza e illuminazione celeste. Messo nelle mani del Bambino in braccio alla Madonna, il limone può anche ricordare la necessità di salvarsi dal peccato originale, commesso nel Paradiso terrestre da Adamo ed Eva, che cedettero alle lusinghe di Satana. Il limone simboleggia la bontà dell'aspro, l'ineluttabilità del peccato originale e la redenzione dell'umanità tramite l'illuminazione divina e l'intercessione di Maria. L'origine geografica della specie è incerta e localizzata dalla maggior parte degli studiosi nel Nordest dell'India, in Cina o in Birmania. Il limone è stato diffuso in tutto il mondo dai commerci tra aree geografiche diverse, introdotto nell'area mediterranea intorno al primo secolo d.C., per opera soprattutto di mercanti arabi, apprezzato e coltivato largamente dai Romani per le proprietà medicinali.
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