Roma, 1992. Liù è una ragazzina mite e spensierata che ama disegnare, ma tutto per lei cambia dopo un terribile incidente familiare del quale la madre, senza motivo, la incolpa. Con l'aiuto del padre, allenatore di nuoto, diventa un'atleta di spicco, ma lo sport non riesce a placare la sua disperazione, tanto che, nove anni dopo la tragedia, durante una trasferta in Sud Corea, si dà alla fuga decisa a suicidarsi. Ciò che doveva essere la fine si rivela però un inizio: in quel mondo sconosciuto, dove approccia senza identità, il destino le riserva incontri cruciali e la possibilità di guardare la vita con occhi nuovi. Così lontana da tutto, persino da se stessa, Liù saprà accettare la responsabilità di scegliere, dando finalmente colore alla sua esistenza? Un romanzo dalla trama ricca e fantasiosa, che seguendo l'evoluzione personale di una giovane donna, racconta dilemmi profondamente umani; esprimersi o annullarsi, fuggire o restare, amare o inaridirsi.
Anonimo -