Il termine "figurativita" ha nel metalinguaggio della semiotica generativa, il filone di studi che ha origine nei lavori di Algirdas Julien Greimas, delle caratteristiche del tutto peculiari: se da un lato rinvia all'uso corrente della parola (quello per cui un'opera d'arte e figurativa), dall'altra un elemento testuale e detto figurativo (e, cioe, una figura) se ha un suo corrispettivo nel mondo naturale. Con questa espressione, ripresa da Merleau-Ponty, Greimas si riferisce al mondo dell'esperienza sensibile, in quanto pero gia organizzato e culturalizzato, e quindi gia dotato di senso. All'interno dei testi, il livello figurativo corrispondera a quel livello "concreto" delle variabili che gia Propp aveva individuato in opposizione a quello invariante e astratto delle funzioni narrative. Il presente volume e una introduzione alla teoria della figurativita e insieme una riflessione critica sul ruolo del figurativo, a partire dai modi in cui tale concezione e nata e si e sviluppata. Dall'indagine emerge la grande validita euristica della nozione e la sua rilevanza teorica, ma anche i nodi irrisolti e i problemi metodologici, le cui radici vanno spesso rintracciate nei modi in cui la teoria si e sviluppata, tra rotture, ripensamenti e ridefinizioni. Sullo sfondo il problema, piu volte dibattuto, della natura del percorso generativo e dell'autonomia dei vari livelli in cui si articola.
Anonimo -