Allievo di Winnicot e amico di Anna Freud, e quindi formatosi alla scuola inglese, molto attento alla cultura francese (da Artaud a Sartre, da Lévi-Strauss a Barthes e a Lacan), M. Masud R. Khan tenta qui di fondere le due correnti in una sintesi personale. L'ambito dei saggi presentati in questa raccolta, frutto di una lunga esperienza professionale, non è esclusivamente psicanalitico, perché l'autore si muove volentieri negli ampi spazi di una teoria della cultura. Con una scrittura brillante, che predilige accostamenti provocatori e giochi concettuali, Khan discute la psicoanalisi come valore culturale, ma dà anche un'idea chiara delle nuove frontiere terapeutiche della psicanalisi d'oggi.
Anonimo -