Per tutta la vita lo zio Gustavo è stato guidato da un estremo senso del risparmio e dell'accumulo. E difficile dire se la sua indiscutibile abilità nell'arte di arrangiarsi sia dovuta a follia o genialità. Non si sa se provare sgomento o ammirazione. I racconti che lo ricordano sono incisivi e emblematici, scarni ed essenziali, potrebbero sembrare poco più che briciole. Eppure, unendo i puntini, emerge la figura di un uomo che ha sempre fatto a meno di qualsiasi cosa, avaro al di là di ogni ragionevolezza, e che per questo ha lasciato un segno indelebile
Anonimo -