Le storie e le cronache giudiziarie e politiche sembrano mostrare come in Italia affaristi, faccendieri, difensori di caste e lobbisti siano sinonimi. Appare sempre pi arduo dalle nostre parti separare affari, politica e rappresentanza di interessi, inserendoli in un contesto chiaro e trasparente: lobbista oggi una dequalificazione, il termine connotato negativamente a livello giornalistico e di opinione pubblica. Tutto lobby, pi o meno potente, pi o meno influente, pi o meno cattiva. In molti Paesi, specie anglosassoni, non cos: fare lobbying non una caotica giungla di lobbismi, ma unattivit regolamentata, trasparente e riconosciuta come imprescindibile per il buon funzionamento della democrazia. Il libro mette a nudo, con una rigorosa indagine documentale e sul campo inserita in una narrazione vivace, tutti i difetti, molto spesso i misfatti, ma anche le potenziali virtÓ di una attivit lobbistica in una democrazia normale, che funzioni, efficiente. La positivit del lobbying pu esistere solo a condizione di fare e osservare regole che l'autore propone con nettezza e che chiamano in causa il sistema democratico nel suo complesso.
Anonimo -