La violenza dei padri sulle figlie è una premessa che annuncia altri misfatti e che può essere posta nel più generale fenomeno della violenza sulle donne: lì sopraffazione e possesso ricercato ad ogni costo, qui stalking, minacce, pedinamenti ossessivi, brutalità sessuali ed uccisioni eclatanti. I padri violenti non si esibiscono all'improvviso, non sono giullari di corte, ma covano dentro, nella quotidianità familiare, dei turbamenti demoniaci che poi esplodono in momenti non previsti, con molestie, palpeggiamenti, toccamenti e "visite" notturne alle malcapitate, il cui disagio emotivo e fisico viene nascosto per mesi o anni, magari rivelato poi in un tema in classe, com'è successo ad una tredicenne di Roma, che si chiedeva spesso, anche nel tema: "Questo è veramente mio padre?". La storia narrata nel romanzo è una storia vera.
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