Era alta, scura e sottile, con il busto fiero e voluttuoso, anche se non era più giovane. Aveva il pallore di chi soffre di malaria e in quell'inquietante pallore brillavano due grandi occhi neri e labbra che promettevano gioie, ma inducevano a sofferenze e disgrazie. In paese la chiamavano "La lupa" poichÿ sembrava non essere mai sazia di nulla. Le donne si scansavano quando lei passava, solitaria come un cane bastardo, con quel fare inquieto e sornione proprio come una lupa affamata. Sebbene fosse considerata una maledizione per tutto il paese, tutti gli uomini ne erano ossessionati e forse avrebbero sacrificato la loro serenità familiare anche soltanto per un suo sguardo. Ma un giorno la Lupa si innamorò perdutamente del giovane Nanni.
Anonimo -