"M'am(m)a non m'mama" è il testamento di Maddalena, figlia di una prostituta: Alda. Siamo a cavallo tra gli anni '50 e '60. Alda è una donna fredda, egoista, che non le ha mai perdonato di essere venuta al mondo, ed è per questo che le ha negato le uniche cose che Maddalena avrebbe voluto da lei: un po' di affetto e conoscere il nome del padre. L'esistenza di Maddalena è stata una lotta continua, contro tutti, sin da bambina; contro i pregiudizi di una città, che vedeva in lei solo "la figlia di...", contro gli uomini che hanno tentato di abusare di lei fin da quando portava i calzettoni, contro un quartiere degradato che le ha portato via l'unico, vero affetto, la zia Ersilia o, come la chiamava lei, "mammina Ersilia", e dove si praticavano aborti a cielo aperto. Neanche il fratello Sergio l'ha mai capita. Maddalena aveva però un dono: una voce meravigliosa, che avrebbe potuto portarla lontano... Ma, come spesso accade, il destino si accanisce sempre sulle stesse persone. Poi è arrivato Giuseppe, il marito, e l'arcobaleno ha fatto capolino nella sua vita. Con la madre Maddalena ha perso l'ultima battaglia, dieci anni fa, quando ha scoperto che...
Anonimo -