"Fare con diligenza gli obblighi del proprio stato.
Patire volentieri le tribolazioni interne ed esterne, che Iddio in qualsivoglia modo ci manda.
Tacere i difetti del prossimo, i disgusti ricevuti, ciò che ridonda in propria lode e riputazione, e tutte le parole oziose.
Pregare Iddio padre nostro celeste incessantemente: invocare nei travagli, nelle tentazioni, nel principio, nel fine delle nostre opere Gesù e Maria, domandare ogni grazia nei loro nomi, e particolarmente l'aumento della fede, speranza e carità per sé e per tutti gli altri."
Anonimo -