Con una penna eccellente, ricca, che sa essere rorida e riarsa e meravigliosamente letteraria, Patrizia Rinaldi ci propone una storia di donne e memoria. Protagoniste sono una madre e una figlia. Maria Antonia ha affrontato lutti e miseria, e fuggita come profuga da Spalato, ha perso un marito nelle Foibe e ha visto i fratelli condannati ai campi di lavoro. Ma nonostante la dannazione della guerra e sempre vissuta padrona di se. Dara scandalo pur di assecondare la sua disperata voglia di vivere, eternamente affamata di emozioni. La storia di questa donna giovane e indomabile ci viene raccontata da Ena, sua figlia, costretta a letto dall'eta avanzata dopo una vita sazia e pigra. Come la madre, anche Ena e una donna aspra e forte. Ma la generosita della vita e stata per lei piu un danno che un conforto. E ora, prossima alla fine, ricorda. Mentre la grande Storia si intreccia alla memoria privatissima, le stagioni della donne si confondono nelle parole di Ena e Maria Antonia. Fra rimorsi, speranze, sogni e dolori, una giovane indomita trovera la sua strada per diventare donna, e una figlia, molti anni piu tardi, scoprira le ragioni segrete di una madre all'alba della vita.
Anonimo -