In una società che ha fatto del consumismo una forma di paganesimo, della violenza una risposta accettata, della sopraffazione la regola, della mancanza di diritti una condizione comune, identificarsi con i bambini significa cercare rifugio da un perenne stato di guerra. E una dichiarazione d'amore nei confronti dell'immaginazione, poiché là è il regno della giustizia e della pace. «Questi fogli di viaggio appaiono, naturalmente, come un'escursione nel tempo, un'immersione nella memoria, una sospensione nei ricordi, un periplo, sottile ed intrigante, tra simboli remoti, una rincorsa leggera e sospesa tra metafore senza fine». (Pier Guido Raggini)
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