Da molti anni indisponibile per il pubblico italiano, ritorna in una nuova edizione "Mahler. Una fisiognomica musicale", da un lato uno dei culmini in senso assoluto della produzione saggistica di Adorno, dall'altro il libro più ardito, sorprendente e rivelatore che sia mai stato scritto sul compositore boemo. Da quando apparve in tedesco nel 1960, infatti, il "Mahler" adorniano è considerato un classico dell'interpretazione musicale. In questo saggio, in cui confluiscono temi fondamentali che di lì a poco avrebbero trovato sviluppo e sistemazione nella "Dialettica negativa", la musica di Mahler pare offrire alla filosofia adorniana irrinunciabili conferme. Eppure, il saggio non nasce come pretesto di speculazione filosofica, né trasforma l'esegesi in dimostrazione. Per quanto denso di pensiero, la riflessione adorniana non sfugge mai a una presa diretta con le partiture, all'ascolto attento con l'orecchio del musicista.
Traduzione di Giacomo Manzoni rivista da Elisabetta Fava.
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