Una donna dai tratti non comuni, zia di Raffaele Viviani, famoso attore, commediografo, poeta e compositore italiano, irrompe prepotente nel serrato monologo "Manco l'ovaiola": la tenerezza di una madre putativa che accudisce, ama visceralmente e nutre - sia fisicamente che spiritualmente - i suoi pronipoti (i figli di Raffaele) anche quando questi, per volere della madre, sono costretti in collegio, si mescola all'ironia di un affresco vivace e brioso che strappa al lettore una lacrima e un sorriso. L'orrore degli stupri etnici durante la guerra in Bosnia, la voce di chi ha subito tanto vergognoso scempio, la forza e il coraggio di tornare alla vita sono i temi di fondo de "La stanza delle donne".
Anonimo -