Manuelito è il soggetto di una celebre tela del catalano Pere Borrell del Caso, "Escapando de la critica" (1874). Da un secolo e mezzo cerca di uscire dal quadro, e a Firenze, in occasione della mostra "Inganni ad arte. Meraviglie del trompe l'oeil" dall'antichità al contemporaneo (2009), finalmente ci riesce. La sua storia è raccontata da un professore di storia dell'arte o filologia (non è chiaro) e dalla sua collaboratrice domestica, Gina, che scrive sul suo computer quando lui è in piscina o a far la spesa, le sue occupazioni preferite dopo la scrittura libera. Via via si aggiungono altri personaggi: la moglie Camilla, il figlio Salvatore e la sua ragazza Lulù. "Manuelito se ne va" è un romanzo a più voci, un groviglio polifonico di personaggi e di stili, una partitura che nasce libera e sregolata, ma che per magia acquista lungo il percorso una forma architettonica limpida ed equilibrata, che sembra pianificata fin dall'inizio.
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