La tecnologia non è da disprezzare se è considerata come strumento per lo spirito umano e per i fini umani. Ma la tecnocrazia, cioè la tecnologia messa al centro escludendo ogni saggezza superiore e ogni sforzo per comprendere fenomeni non riducibili a solo calcolo materiale finisce sicuramente in una filosofia della sopraffazione. Una società tecnocratica è una società totalitaria, mentre una società tecnologica può essere democratica e diciamo con Bergson, che il mondo, oggi più grande, ha bisogno di un "supplemento di anima", e che la "meccanica" esige la "mistica"
Anonimo -