Marocco. Città imperiali, castelli di terra e oasi del sud

Città imperiali, città cariche di storia, di arte, di monumenti. Le loro medine sovraffollate brulicanti di vita sono uno spiraglio sul passato, la promessa al visitatore di una scoperta unica e irripetibile. Ci danno il privilegio di vedere, come Canetti, Loti, Delacroix e Potocki, gli stessi colori del cielo e delle spezie, degli oggetti e dei vestiti della gente, filtrati dalla luce obliqua dei mercati coperti.
Al di là dell'Atlante c'è il Sud, il bordo settentrionale del Sahara. Le montagne non sono mai state un ostacolo e il deserto era vissuto molto più di oggi. Le tracce del passato sono a volte tenui: un muro diroccato di un vecchissimo villaggio, un mucchio di pietre, resto di una sepoltura preislamica; a volte sono monumentali come il grande granaio fortificato o preziose e fragili come le incisioni rupestri della Preistoria. Tutte hanno in comune il fatto che non si lasciano facilmente trovare, l'asfalto scorre vicino e le ignora, nessuna indicazione vi aiuta. Rendere visibili le tracce di quel passato sedimentato nel paesaggio è l'ambizioso obiettivo di questi appunti di viaggio.
Alla guida è allegata una pratica cartina per orientare il viaggiatore in terra marocchina.

Dettagli