Mastro Don Gesualdo, scritto nel 1889, è il secondo grande romanzo di Giovanni Verga. Limpianto narrativo, più ampio che nei Malavoglia, è quello di un grande affresco di costume. Gli episodi si succedono per quadri, in ognuno dei quali si svolge un tema senza che lo scrittore, fedele alla poetica dellimpersonalità, intervenga. Dal quadro di apertura dellincendio di palazzo Trao, che scopre la rovina materiale e morale del nobile casato, a quello finale della solitaria morte del protagonista, tra lirrisione della servitù, nel sovrapporsi chiassoso degli eventi che incrinano ogni valore sociale, Verga individua il ritmo espressivo di unumanità condizionata dal denaro e condannata alla solitudine.
Anonimo -