Le parole del giuramento di Ippocrate risuonano solenni tra le pareti dell'aula universitaria: per Marcello Morandi, giovane di grandi ambizioni ma privo di appoggi, è il giorno della laurea in medicina col massimo dei voti, e l'inizio di un futuro che si annuncia difficile ma pieno di promesse. Nei primi tempi tutto sembra svolgersi in una routine senza sorprese: i turni di notte all'ospedale, l'assistenza al vecchio regista Alvise Morganti colpito da emiparesi, una ricerca in laboratorio sul fegato dei maiali. Poi, all'improvviso, la svolta: il trasporto d'urgenza al pronto soccorso per tentato suicidio della giovane moglie di Morganti cambia radicalmente il destino del giovane medico. Come precipitato in un universo sconosciuto, di cui non aveva neppure supposto l'esistenza, comincia per lui una nuova vita, fatta di incontri con medici famosi o alle prime armi, competenti o incapaci, decisionisti o perennemente incerti. Tra loro, Antonio Bandini, primario che sa valutare pregi e limiti di quanti lo circondano, e Matteo Cingoli, abilissimo giovane chirurgo. Le corsie dell'ospedale nascondono lusinghe e trappole insidiose: a proprie spese Marcello imparerà a distinguere gli amici veri da quelli - e sono i più - che sembrano soltanto tali. Conoscerà anche il bello (ma non solo) delle donne: le ama e ne è riamato, le lascia e ne è lasciato, in un vortice inebriante e disperato che pare non aver fine. Finché, dopo errori e illusioni, qualcosa gli farà trovare la sua strada... In un crescendo di emozioni degno di un giallo, Fassati descrive - senza falsi alibi per nessuno, e senza facili moralismi - non solo la formazione umana e professionale di un giovane medico, ma i vizi e le virtù di un intero ambiente, in cui convivono debolezze, gelosie, inefficienze e piccoli eroismi quotidiani, mentre Marcello Morandi, a poco a poco, s'interroga sul vero senso delle parole contenute nel giuramento di Ippocrate...
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