«Passaporto», intima una voce straniera allinizio di questo appassionato racconto di esule contemporaneo. Elio della Casa è uno dei tanti a cui mancano i documenti per cominciare una vita nuova, lontano dalla miseria, dallumiliazione, dallostilità degli uomini. Siamo al confine italo-francese e la seconda guerra mondiale è finita da una manciata di anni. Dopo innumerevoli vagabondaggi che lo hanno portato dalla campagna modenese fino alle spiagge della Calabria, il diciottenne Elio intraprende un lungo cammino attraverso le frontiere dEuropa animato dalla speranza di costruirsi un avvenire con la forza del proprio lavoro. Ad attenderlo cè un muro impenetrabile di indifferenza e una sola scelta obbligata: arruolarsi nella Legione Straniera. La guerra dAlgeria è lo scenario di morte e violenza in cui questo nostro paesano semplice e fiero trascorre gli anni della sua giovinezza. Dopo, come note di un ritornello beffardo, si ripresentano i fantasmi dellemarginazione, riaffiora il marchio della clandestinità, e la vita di nuovo precipita nei bassifondi oscuri dove gli uomini diventano ripugnanti parvenze senza storia e senza nome.
Anonimo -