Oggetto di questo terzo volume della raccolta "Miti e culti della Sicilia antica" sono due dei più famosi e ammirati miti dell'antichità classica: da un lato Eolo, signore e regolatore dei venti, dall'altro Scilla e Cariddi, i due mostri in agguato ai lati dello stretto di Messina, simbolo dei rischi della navigazione in quel pericoloso tratto di mare. Entrambi, a partire dalla loro prima comparsa letteraria nell'Odissea, hanno ispirato numerosi poeti e artisti antichi e moderni, impregnando di sé la produzione letteraria e artistica di ogni tempo. Del primo affascina l'idea, nonché la segreta speranza dell'uomo, di potere imbrigliare la furia del vento; il secondo, ugualmente celebrato e reinterpretato, è diventato persino il detto proverbiale di chi si trova a contrastare contemporaneamente due pericoli entrambi inevitabili e mortali.
Anonimo -