Molti inganni e menzogne nella strage di Erba, che sornioni danzano intorno a una matrioska di burattinai vol. 1 di 4

Il caso della strage di Erba, a dire di qualcuno, è stata la più atroce impresa criminale della nostra repubblica e una verità ancora da provare, sul fatto che si voglia sostenere, che i due imputati di questa tragedia, Olindo Romano e Rosi Angela Bazzi, siano innocenti. Ma in realtà, in Italia si sono già verificati molti casi come questo, laddove sono stati uccisi bambini, a volte insieme alle loro madri. E questa tragedia, in verità, nel corso degli anni è diventata la più "ingannevole" e la più "speculativa", di tutte quelle che sono avvenute nel mondo fino ai giorni nostri.

In questa mia lunghissima inchiesta personale, che ho condotto è scritta in questi miei 4 volumi, scoprirete quindi che furono in molti a mentire su questo caso, da entrambe le parti. Anche alcuni testimoni e l'unico superstite della strage (Mario Frigerio) avevano mentito. Non sulla questione di aver denunciato un probabile extracomunitario dalla pelle olivastra come suo aggressore; ma lo è stato per aver raccontato la storia di sua moglie (Valeria Cherubini), che esce a fare una passeggiata col cane dopo che furono aggrediti in casa i loro vicini che abitavano in un'appuntamento sotto il loro (due donne è un bambino loro erano. E si chiamavano: Raffaella Castagna, suo figlio Youssef e la madre della donna Paola Galli). Come è falsa la parta in cui racconta di essere stato aggredito con la moglie, circa 20 minuti dopo che si era consumata la prima aggressione, durante il decorso di un'incendio. In realtà ritengo che sia stato molto prima.

Ma in questa mia intera inchiesta, scoprirete che alcuni fatti raccontati dal superstite non sono veri, e che aveva quindi cercato di inventarsi una sua storia plausibile (non si sa per quale motivo) di come è stato aggredito quel dì insieme alla moglie. In ogni caso, sempre inchiesta, scoprirete soprattutto, che quegli altri due coniugi, i Romano: furono in verità assoldati da un loro ex vicino di casa, il tunisino Azouz Marzouk. E costui è stato il marito di Raffaella e padre di Youssef. E il giorno della loro morte, lui si trovava da quasi due settimane, nel suo paese in Tunisia. Di questo individuo, a quei tempi, di lui si è ritenuto che fosse uno spacciatore di droga che è stato persino condannato per aver commesso tale crimine; e che capeggiasse una banda insieme si suoi fratelli e cugini, anche loro spacciatori.

Comunque, infine scoprirete il motivo per la quale questo tunisino voleva uccidere la propria famiglia, che lui stesso aveva costruito, e quello per cui non è mai stato indagato come la vera mente criminale dietro questo omicidio contro sua moglie e suo figlio. Di come abbia assoldato i suoi ex vicini, e di come li ha supportati la sera del delitto durante la sua assenza qui in Italia. E anche il fatto del perché si è cercato di addurre che loro - i coniugi Romano - fossero gli unici responsabili della morte della sua famiglia. E perché ci sia stato quindi un probabile insabbiamento a favore di questo tunisino, da non ritenerlo l'autore principale per aver causato la morte di sua moglie e del loro bambino.

Vedrete soprattutto, che alcuni fatti che riguardano i due imputati, sono stati edulcorati appositamente da parte dei loro legali e dai loro innocentisti, allo scopo, ovviamente, di professarli innocenti. Atto inverso è stato invece da parte degli inquirenti di Como, dove alcuni elementi sembrano che siano stati modificati e alterati per fare di loro gli unici colpevoli di questa storia della strage di Erba.

Ma ora - grazie a questa mia inchiesta - che sia ormai giunto il momento di abbattere questo muro di speculazioni e di ipocrisie, affinché tutti voi possiate conoscere la vera verità, e per quale motivo quel tunisino e quei due, hanno architettato insieme - secondo me - questo orrendo piano mortale di uccidere quelle persone. E per quale motivo, ritengo che ci siano quindi stati in tutta questa storia della strage: molti inganni e menzogne che danzano sornion

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