Un incidente che forse non fu tale, con il sospetto di un coinvolgimento del duce. Così si chiude lesistenza di Maria Assunta Volpi Nannipieri, in arte Mura. Varie volte, direttamente o indirettamente, la scrittrice incrociò sulla sua strada Mussolini, ma a segnarla per sempre fu un caso di censura che ha dellincredibile. Il duce si espose infatti in prima persona ordinando di ritirare dal mercato «con la massima urgenza» un romanzo che a ben vedere anticipava i canoni razzisti da lui stesso imposti di lì a poco. Che cosa provocò quella condanna senza appello? Il carisma che laveva resa autrice di punta della casa editrice Sonzogno e seguitissima firma dei settimanali, attraverso cui influenzava pensieri e costumi delle lettrici? O rimase impigliata nelle maglie di un intrigo più grande di lei? È questo interrogativo, tra i tanti nella breve e tumultuosa vita di una personalità fuori dal comune, a fornire a Marcello Sorgi lo spunto per unindagine dagli esiti ben più fecondi del pretesto iniziale: seguendo gli sviluppi del «caso Mura», si imbatterà in un insospettabile cortocircuito del regime. Tra ingerenze politiche e vicende sentimentali, rivalità letterarie e scherzi del destino, in un crescendo di colpi di scena, lazione si sposta dalla provincia italiana a una rampante Milano, dalla Parigi di Joséphine Baker alla Roma delle adunate, dallAfrica coloniale alla Sicilia, laddove, insieme allaereo su cui viaggia Mura, si infrangono le grandiose aspettative sullesordiente aviazione civile italiana. Nella riscoperta di questa figura a lungo dimenticata rivivono tutte le contraddizioni di un paese da una parte proteso verso la modernità, dallaltra alle prese con una difficile transizione a una società laica e dinamica.
Anonimo -