Nanà che viene dalla Parigi di Zola, si trova per caso nella società milanese del secondo `800. Cletto Arrighi ricalca sulla Nanàdel romanzo di Zola la sua eroina, non meno semplice e non meno determinata del suo modello a farsi strada tra una folla di aristocratici, avventurieri, borghesi, dissipatori e popolani di una città nuova, che per quanto meno brillante di Parigi, la attira.
Milano è raccontata dal vero, Cletto Arrighi, scrittore della scapigliatura lombarda, dalla quale si distacca progressivamente con la scoperta del naturalismo francese, in forza all'idea di presentare come esperienza e meno come resoconto la vita degli altri, annota e descrive le cose che vede e da queste estrae il succo di una narrazione originale.
Nanà è una persona, né buona né cattiva e non è possibile giudicarla di fronte alla legge degli uomini o di dio, è il perno su cui ruotano le mille relazioni di uomini e donne che fanno la società di Milano.
Un romanzo vivo a distanza di tempo.
Anonimo -