Quest'opera nasce e si sviluppa dal buio delle crepe del mondo contemporaneo, dalle sue ferite e dalla sua violenza, così come dal nero rischiarato dalla presenza lunare. Lo stesso colore sovrascrive sulle grammatiche rigide e di vuota propaganda e si sente vicino all'inchiostro delle erbe infestanti, ad una `botanica del magico' che da esse può nascere. Sono piccole resistenze alla ricerca di quella luce o di quelle gocce d'acqua che mostrano all'occhio, anche per pochi secondi, la Grande Ragnatela, l'intreccio tra Casa e Mito, la possibilità di riformulare il concetto stesso di appartenenza. "Neroluna" può evocare la forma di una fiaba così come di un diario di viaggio. Ramifica un testo apparso su Argonline nel 2020 (Isadora e la Gigantessa) ed è la riscrittura e l'ampliamento di una raccolta inedita premiata a Bologna in Lettere nel 2021, La fonte di Isadora. Attraverso un collage di poesia, prosa poetica e soluzioni grafiche che variano, la protagonista si inforesta nel mondo, in un nomadismo di fluidità spazio-temporale dove il riferimento costante rimane la Luna e il suo influsso. Prefazione di Francesca Matteoni.
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