Con un tratto delicato, quasi melanconico, Paulesu reinventa un Gramsci che ha i tratti di un bambino. Capelli in disordine, occhiali, braccia lungo il corpo: sembra lo scolaro modello dei libri di lettura, sembra un personaggio che viene da lontano. "Sono sardo, sono gobbo, sono pre comunista. Dopo una lunga agonia in carcere, spirerò. Nino mi chiamo". Così si presenta nella prima vignetta, e a quella altre ne seguono che ripercorrono le idee, le riflessioni, le lotte, gli amori di Antonio Gramsci. Fra gruppi omogenei di vignette l'autore inserisce sequenze di testo che raccontano la vita dell'uomo o citano passi importanti delle opere del politico e dell'intellettuale. Ne esce un libro singolare a metà fra l'opera didascalica e la reinvenzione.
Anonimo -