Il colore grigio-verde della divisa e la penna nera rendono riconoscibile ogni alpino. Ma dietro questi elementi cè molto di più: emergono valori importanti come la lealtà, il coraggio e laltruismo. Paolo Campanardi, noto a tutti come Gibba, da sempre coltiva una grande passione per il corpo degli alpini (pur non avendo fatto il servizio militare, con suo sommo rimpianto), ha letto numerosi diari di eroici battaglioni e negli ultimi otto anni ha percorso migliaia di chilometri sulle montagne dellAlto Garda ricercando tracce e testimonianze dei fatti avvenuti durante la Grande guerra. Su e giù per i canaloni, lungo le trincee scavate con sudore e fatica, Gibba ha persino usato le latrine dei soldati e dormito nei loro ricoveri per provare quantomeno a immaginare cosa realmente abbiano potuto passare quegli uomini durante la guerra e come questo abbia cambiato per sempre il loro modo di interpretare la vita.
Nel 2022 gli alpini celebrano i loro centocinquantanni e con questo libro Gibba ha voluto dedicare loro un viaggio nella memoria raccontando personaggi, episodi e motti significativi, dalla fondazione del corpo nel 1872 alla missione in Afghanistan, passando per le imprese dei mascabroni e per il tragico disastro del Vajont. Quindici storie in cui lo spirito di fratellanza, il valore del sacrificio e lorgoglio diventano protagonisti indiscussi.
Non ci resta che controllare lequipaggiamento, allacciare gli scarponi e chiudere lo zaino, prima di metterci in marcia in questo percorso lungo un secolo e mezzo.
Anonimo -