"Si è alzato dal letto un paio di ore fa e se ne sta disteso sul divano, a guardare la televisione." Questo è l'incipit di "La gioia che ci hanno tolto", uno dei racconti con i quali Marco Freccero esordisce nella narrativa breve. Uno spaccato di vita quotidiana, una coppia divorata dalla crisi, che cerca di restare a galla. I protagonisti di questi 13 racconti (anzi: 12+1), hanno in comune la nostalgia per un passato o una condizione che sembra compromessa per sempre. L'imprenditore fallito, che vede l'azienda andare all'asta; la moglie abbandonata dal marito, che col figlio ricostruisce un poco di serenità; una coppia che si separa e che prova a rimettersi assieme; un'altra che vede la propria armonia spezzarsi all'improvviso, in una sera d'estate dolce e tranquilla; i due coniugi destinati a "tappare i buchi"; Cinzia che lotta per non precipitare. Con uno sguardo disincantato, senza giudicare, l'autore mostra la caparbietà dell'individuo, il suo desiderio di sperare oltre ogni logica. Perché vale sempre la pena di rialzarsi e riprendere a lottare e, come pensa il protagonista dell'ultimo racconto, ci sono ancora delle cose da proteggere: cose importanti, di valore.
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