"Le donne devono fare qualunque cosa due volte meglio degli uomini, per essere giudicate brave la metà. Per fortuna non è difficile."
Charlotte Elizabeth Whitton (1896 - 1975), politica canadese.
Chissà perché quando si tratta di Donne forti, o che se la cavano da sole, si utilizzano espressioni che richiamano e rimandano al maschile: "È una con le palle". Come se, la tenacia, o la forza motrice, fossero una prerogativa unicamente al maschile.
Si tende anche a fare conseguente e automatico riferimento all'orientamento sessuale di quella donna. Come se l'orientamento sessuale di una persona confacesse un pacchetto preconfezionato. Quando preconfezionate sono le idee.
Al punto che, se una donna `È' tenace e forte, le venga chiesto - o dato per scontato - se sia attratta dalle donne, in quanto più simile a un uomo. Perché, se conduco una vita in cui mi si vede spesso sola, difendo palesemente le mie idee, dibatto in maniera sicura con persone e me la cavo da sola, devo ricevere osservazioni più o meno tendenziose rispetto ai miei presunti gusti sessuali?
E poi, cosa c'entrano questi?
Infine, se fossi stata un uomo, avrei ricevuto gli stessi commenti?
Anonimo -