Dopo il Decameron, la raccolta di novelle più conosciuta nell'Europa del Cinquecento fu quella di Matteo Bandello. Frate girovago, Bandello conobbe il fasto delle corti e gli intrighi della politica, le raffinatezze del costume e la violenza delle lotte di potere, all'ombra dei signori (dai Bentivoglio agli Sforza ai Gonzaga) cui successivamente si legò. La sua vasta esperienza si riflette nelle sue 214 novelle, ciascuna delle quali è preceduta da una lettera dedicatoria, che precisa l'occasione del racconto. Quest'opera ricchissima, il cui fascino ha alimentato nei secoli la fantasia di grandi artisti da Shakespeare a D'Annunzio, è qui corredata dall'approfondito saggio di Luigi Russo e dalle note di Ettore Mazzali.
Anonimo -