Anarchica e musulmana, tra le prime italiane ad abbracciare l'Islam, Leda Rafanelli è stata poetessa, giornalista, scrittrice, veggente, amante di molti. Protagonista di grandi battaglie in un'epoca in cui tutto sembrava possibile, ha attraversato il futurismo e altre avanguardie, ha avuto a che fare con personaggi quali Marinetti e Carrà, ha respinto l'amore di Mussolini quando quest'ultimo era ancora un socialista rivoluzionario, capendo prima di tutti gli altri di che pasta era fatto. Una vita piena di gioie e delusioni, la sua, che Ciampi racconta dando voce a Leda la cui esistenza offre oggi diversi e interessanti punti di riflessione. Quale libertà, quale responsabilità, in tempi dove ha gioco più facile l'indifferenza? E quanto ci manca oggi quel "noi" su cui contava Leda? Imprevedibile, appassionata, autentica. Sempre controcorrente ma anche al centro dei grandi eventi che hanno segnato il XX secolo, fedele a se stessa malgrado le tante contraddizioni, una donna libera che per tutta la vita ha cercato di scegliere il suo destino.
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