DAL LIBRO: Pugno di terra, nulla oltre che un pugno
di terra, chiuso in fermo scrigno d'ossa
e carne: nulla sei, la vita sei.
Su te curva ed assorta, affondo in grembo
alle viscere nere, ascolto il brivido
delle fonti nascoste, i germi in succhio
gonfiarsi, le radici attortigliarsi:
gioia di fiori, maturar di frutti,
maestà di foreste, oro di messi
in te posseggo. Ma non è superbia,
non è follia questo tenerti? - Schiudo,
caste, le mani; e a te rendo il tuo regno.
Anonimo -