È possibile una scienza in grado di conoscere gli eventi del futuro allo stesso modo in cui, attraverso le scienze storiche, proviamo a conoscere i fatti del passato? Questo sogno, fin dalla psicostoria di Isaac Asimov, ha influenzato economisti, politologi, strateghi e cibernetici, ma deve fare i conti non solo con i limiti della nostra capacità di previsione e con la complessità dei sistemi sociali, ma anche con la consapevolezza che il futuro non è un destino in attesa di realizzarsi. Roberto Paura racconta levoluzione degli studi di previsione e gli scenari indagati dai futurologi sui rischi globali, ma il suo libro fa anche un passo ulteriore: propone un approccio in cui questi strumenti vengono usati per immaginare nuovi futuri possibili. Un manifesto che ci invita a occupare il futuro, per recuperare così una capacità di aspirare a un domani radicalmente diverso dal presente, mettendo i nuovi strumenti dellanticipazione al servizio di modi nuovi di pensare i futuri possibili, in cui speranze, sogni e utopie dellumanità possano tradursi in realtà.
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